PROT. 2005 /NA.GP Al Direttore Generale Asl Napoli1 Centro
Dott. E. Esposito
Gentile Direttore,
sono costretto a ritornare sulla vicenda che riguarda la carenza di anestesisti dell’Azienda da Lei diretta ed in particolare del Presidio Ospedaliero S. Paolo.
Le voglio ricordare che la nostra O.S. le propose due meccanismi di risoluzione.
Il primo era la possibilità di pubblicare le ore a tempo determinato (in attesa della mobilità) per un anno; il secondo attuare l’auto-convenzionamento anche per gli specialisti ambulatoriali operanti nell’Azienda.
In particolare questa seconda ipotesi è suffragata dal fatto che gli oneri economici dell’auto-convenzionamento, 60 € l’ora, non possono essere computati ad alcuno dei fondi previsti dalla normativa contrattuale vigente (A.C.N. e C.C.N.L.) ma devono essere posti a carico del bilancio aziendale e contabilizzati tra i costi del personale, utilizzando una specifica voce del piano dei conti.
Inoltre, per quanto riguarda la pretesa di differenziare la tariffa per gli Specialisti Ambulatoriali che operano in ospedale, è necessario ricordare che l’istituto del plus-orario è un fatto eccezionale che l’A.C.N. prevede all’Art. 30, Comma11, che così recita: “Nel caso che l’orario dell’incarico sia esaurito senza che tutte le prenotazioni siano state soddisfatte, lo specialista ambulatoriale o il professionista eseguirà, ove sia possibile, le residue prestazioni, ai sensi di quanto previsto dal presente articolo” ovviamente nel caso di coloro che operano nell’ospedale il “caso” è rappresentato dal fatto che non sia stato possibile effettuare lo smonto del collega che quindi è costretto a rimanere in servizio. In ambedue i casi lo Specialista deve essere autorizzato espressamente dal Responsabili di Presidio o Distretto, a ribadirne l’eccezionalità.
Appare comunque da chiarire la scelta dell'Azienda che, pur vincolata dalle norme restrittive in materia di ampliamento dell'organico, continua volontariamente a permettere innanzitutto il sovraccarico di prestazioni lavorative che gravano sui soli anestesisti dirigenti: tale atteggiamento ha come conseguenza di permettere il superamento dell'orario consentito per legge di gran parte dei medici coinvolti, esponendoli, come ogni anno si verifica puntualmente alla berlina dell'opinione pubblica, disinformata dagli organi di stampa. In secondo luogo, non meno importante, si determinano le condizioni per un corteo di sequele medico-legali per improprie turnazioni, accertato il fatto che gli anestesisti sacrificano il riposo compensativo, esponendosi ad un aggravio enorme dell'orario di lavoro. Non si devono ignorare gli effetti sulla salute dello stress da eccessivo carico di lavoro che un tale impiego in un ruolo così gravoso comporta. La mancata volontà da parte dell'azienda di distribuire in maniera meno gravosa i carichi di lavoro, impedendo ai medici anestesisti Specialisti Ambulatoriali l'accesso all' auto-convenzione, appare oltre che priva di senso e discriminante per la categoria anche miope poiché, come si è verificato dalla ricognizione effettuata all'inizio di quest'anno sulle prestazioni erogate da tutti i servizi di anestesia dell'Azienda, la criticità emersa nel Presidio San Paolo è solo la punta dell'iceberg che la carenza del personale anestesista rappresenta, tenuto conto dell'età media elevata e della necessità lavorativa che ogni singolo presidio richiede.
Per quanto riguarda l’accusa di non contribuire al corretto andamento dell’Azienda, ci diciamo sin da ora disponibili alla firma dell’Accordo Attuativo Aziendale, così come previsto dall’Art. 3, Comma 5, dell’A.C.N. del 9 maggio 2010, attualmente vigente, che tanti problemi potrebbe risolvere per una sempre più efficace assistenza sia territoriale che ospedaliera.
Cordiali saluti,
IL SEGRETARIO PROVINCIALE
(Dott. Gabriele Peperoni)
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